“Vi siete mai chiesti perché le persone corrono?”
Avete mai provato quella fantastica sensazione di leggerezza nel correre senza obiettivi cronometrici?
Nell’ultimo anno tanti di noi, per svariati motivi, hanno dovuto affrontare e superare percorsi di vita intrisi di ostacoli con la fisiologica conseguenza di trascurare l’attività sportiva.
La pigrizia si autoalimenta giorno dopo giorno in una spirale che ci trascina verso l’oblio sportivo. E proviamo a chiederci perché abbiamo ‘sprecato’ le nostre giornate alla ricerca di una performance, spendendo ogni singola goccia di energia in un’impresa che stravolge la quotidianità.
Cerchiamo una giustificazione per odiare, almeno per un po’, quell’attività che in realtà ci fa stare bene. Ma non troviamo un solo motivo per cui correre è deleterio.
In quest’estate anomala, fatta di Remote Working e una libertà sportiva riacquistata a fatica, ho trovato il tempo di costruire un nuovo modo di concepire lo sport abbinato alla quotidianità: non più costrizione ma piacevole evasione.
Ho riniziato a correre dopo un infortunio non troppo grave dal punto di vista medico, ma gravoso dal punto di vista del recupero. Una tripla frattura al piede che mi ha lasciato ai box per quasi 60 giorni.
Ma prima di correre ho deciso che serviva recuperare una condizione decente attraverso degli sport complementari come il nuoto e la bici. Ma è quest’ultima che ha il merito di aver riacceso la fiaccola dello sportivo che ha sempre illuminato il mio approccio alla vita.
Salita dopo salita ho ritrovato sensazioni dimenticate da tempo. Ho acquisito confidenza con l’articolazione. Ho riacquistato tonalità muscolare e archiviato il dolore al piede.
Ma soprattutto ho capito che puntare tutte le fiches sul piatto della corsa equivale ad infilarsi in un tunnel, la cui porta d’ingresso si chiude alle nostre spalle non lasciandoci altra possibilità che avanzare o fermarci senza alternative.
Personalmente, Correre è il modo più veloce per svuotami dalla negatività, trovare soluzioni a problemi o concepire nuove idee.
Ma è anche il modo più veloce per vivere la natura.
Correre ad un passo dal mare e respirare l’aria salmastra è una sensazione che ci riempie di emozioni.
Corriamo per il piacere di farlo senza però chiudere la porta alle nostre spalle.
Continuerò a praticare sport che mi permettano di recuperare dagli acciacchi ma lo Sport che mi ha stregato e mi regala più emozioni e sensazioni dolci è la corsa.
Vorrei farvi vivere attraverso questo racconto quanto la corsa e l’atletica siano parte integrante di Sestu.
Uno dei pregi del Correre a Sestu è la possibilità di scegliere tra svariate alternative, sia in termini di ambiente in cui svolgere l’attività fisica, sia in termini di intensità e partecipazione alla vita sociale della famiglia della Nuova Atletica Sestu.
Potrete trovarvi a correre in campagna e perdervi tra i vitigni.
Potrete scegliere la collina, con il rimboschimento, dove vedrete luoghi vissuti millenni fa e respirerete un’aria pura godendo del silenzio assordante interrotto solo dai vostri passi sui ciottoli e sullo sterrato.
O semplicemente verrete in pista, la culla naturale dell’atletica, e vi innamorerete perdutamente del Track&Field dove capirete che l’atletica non è solo corsa ma tanto altro ancora.
Ma la cosa più importante è che troverete, sempre che lo vogliate, un compagno con cui condividere tali percorsi.
Un campione assoluto della corsa su strada, detentore del record del mondo in maratona in un post su Facebook ha scritto delle semplici parole:
“My message to the people in the world is to go for a run. I believe it’s the way to free our minds and to make ourselves healthy and happy.”
Il mio messaggio ai cittadini del mondo è di uscire all’aperto per una corsa. Io credo che sia il modo per liberare la nostra mente e rendere noi stessi felici e in salute.
Vi è venuta voglia di correre?
Autore: Alessio Flaviani il 05/09/2020
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